Un argomento di cui si è parlato parecchio soprattutto nell’ultimo periodo, ma che non ha mai avuto una risposta chiara è quello riguardante la “valorizzazione” dell’ex deposito Atac di Piazza Bainsizza. Alle iniziali perplessità (spostamento – poi scongiurato con l’intervento del Municipio - del DSM cha si trova nella struttura, e trasferimento in loco della sede dei Vigili Urbani del XVII° gruppo) si sono aggiunte molte altre argomentazioni... Dai DUBBI riguardo ai progetti troppo "contemporanei" che male si armonizzerebbero con il contesto urbanistico e architettonico del quadrante Prati/Della Vittoria, a quelli sull'operazione commerciale che si sviluppa nel progetto stesso (realizzazione di quote residenziali "temporanee"), fino all'impossibilità di conoscere le procedure legate alla scelta di chi realizzerà effettivamente l'opera (il bando indica solo la possibilità di avvalersi della consulenza del progettista vincitore). Inoltre il progetto risultato primo nella graduatoria (come anche gli altri, del resto) andrebbe BEN OLTRE il 10% di aumento di cubatura consentita dal Piano Regolatore, recentemente approvato in consiglio comunale, per la tipologia dell’ area in esame.
In ogni caso tra i cittadini emerge la voglia di "centro civico"... Quello che si nota fortemente dal dialogo con gli abitanti del Municipio, è una esigenza di servizi aggregativi, pensati in uno spazio dedicato. Un centro che non sia un cuore burocratico fatto di uffici, ma un'area rivolta alla socializzazione e alla partecipazione territoriale.
La posizione del Municipio avrebbe dovuto essere più chiara nel chiedere che nell'opera di riqualificazione fossero considerati CENTRALI i temi legati alla vivibilità del territorio. Un iniziale tentennamento, seguito da un maldestro tentativo di spostare la sede della Polizia Municipale da via del Falco, ha maldisposto gli animi dei cittadini, che ora si scagliano contro il progetto vincitore. Chi scrive (apertamente contrario al progetto sin dalla prima ora) ha avuto modo di dire la sua in un'intervista per PiazzaBlog, che vi riporto.
Notiamo inoltre che tutti i progetti presentati al concorso includevano l'area di via Plava, unica area verde di una certa grandeza del territorio, recentemente individuata come probabile cantiere della Metro C. In che modo si andranno ad armonizzare le esigenze dei due cantieri? quali i cronoprogrammi? quali le possibilità di supplenza delle aree e dei servizi soppressi per i lavori? A queste domande si è voluta dare una risposta seria per cui, consapevoli del poco tempo rimasto alla Consiliatura in carica, si è deciso di votare un documento di SOSPENSIONE del progetto e GARANZIA del rispetto di determinati parametri qualitativi. Nel prossimo futuro sarà importante essere rapidi nelle decisioni e obiettivi nelle scelte, perchè questo quartiere ha già avuto
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